Cappellino di paglia, costumino a fiori e via verso le Cicladi! Il periodo iniziale non è dei migliori visto che arriviamo il 14 in nottata e ce lo dormiamo comodi comodi sulle panchine di Kamari in Santorini... A furia di "You are welcome" non troviamo uno straccio di brandina...alla fine scoviamo un fantastico posticino con piscina compresa!
La prima meta penso sia la più suggestiva: paesaggi mozzafiato, dedali di viuzze tra una miriade di casette tutte bianche con finestre e porte blu e mare stupendo... diciamo che Santorini è la classica isola da coppietta anche se la vita notturna non è male! Grazie al noleggio di un bolide (Dahiatsu Cuore bianca) ci siamo girati più o meno tutto: da Oia (che si pronunica Ia non so perchè...) dove si può ammirare il famoso tramonto (viene da limonare col primo che passa a guardarlo), alle spiaggie di Red Beach, Kamari (con la sabbia nera che ti scottano i piedi anche se sei in ciabbbatte!) e Perissa dove abbiamo degustato cibo greco e dove l'ultima sera ci hanno pettinato ben bene! Diciamo che se
nza un mezzo di trasporto sconsiglio di andare: abbiamo aspettato un pullman tre ore manco fosse il viaggio della speranza...
Il campeggio, a parte i bagni in cui entrare era un'avventura e il dormire in 3 comodissimi in una tenda, non era male... meglio quello di dormire sulla panchina! E poi eravamo a Fira, il centro dell'isola, dove si trovano i locali più "in" inaccessibili per le nostre tasche: difatti finivamo a mangiare Gyros Pita dallo Zozzo!!
Per Santorini si ringrazia: gli efficientissimi pullman dell'isola, i tranquilli tassisti, i bambini Batman di Perivolos, l'Ouzo, i cani randagi amici di Manneo, il tipo che ci ha dato l'acqua alle 5 del mattino, "Hella, parakalò", la tesserina del campeggio che Manneo ha perso e che io ho ritrovato, i cessi del campeggio (e di tutta la Grecia) in cui non puoi buttare la carta igienica nel wc, il francese a piedi nudi nel bagno, quel cazzo di gallo, il "Professore", la Daihatsu Cuore, il caffè greco proposto da Fabio, la Mythos, il Gyros Pita dello Zozzo, la sabbia nera, la piscina di Perivolos, il terrone con la tipa con le zinne scottate, il ciccione della casa di Perissa, "italiano be quiet", la vecchia greca rompicoglioni, i tuffi dal muretto di Manneo, la mia carta d'identità persa e la patente, il barretto con Tzenoa-Milan, l'aereoporto controllatissimo.