Vivo sul filo del rasoio.. equilibrio molto instabile: basta un niente per spostarlo e per galleggiare o arrancare. Basta un gesto. Come una battuta di un amico, o una frase buttata lì: stupidata che fa pensare. Non so perchè mi hai fatto venire in mente il fatto che l'energia, e quindi tutto, non si crea e non si distrugge: semplicemente si trasforma.
E' una trasformazione costante e inevitabile: dal niente non si crea niente nè si può distruggere senza lasciare traccia: dà angoscia e sollievo allo stesso momento. Io ho "creato", plasmato, trasformato con fatica, sudore e sacrifici: ho distrutto in un attimo, in un battito di ciglia. E allora mi chiedo se sia effettivamente vero che non si può nè creare nè distruggere. Mi piace pensare che dal nulla si possa comunque creare: mi piacerebbe pensare che, dopo aver distrutto, si possa ricostruire.. o almeno ritrasformare..
E' come aver costruito negli anni un castello bellissimo ed averlo raso al suolo in un'ora: lascia un senso di impotenza. Anche perchè ormai nessuno si ricorda di quel castello.. solo io. Vorrei ricostruirlo ma non ho più gli strumenti. E allora significa che semplicemente si è trasformato.
E dovrò ripartire da quello che ho trasformato. Non c'è alternativa.