Due mesi ormai: due mesi da dottore-disoccupato.. C'è stato il momento della festa, della sbornia, dei complimenti, delle feste-passate-veloci, del rientro senza pensieri. Il momento del fancazzismo vero e proprio con le giornate che cominciano alle 11 del mattino; il momento del tutto-fare per non annoiarsi a morte: risistemo la camera, rifaccio il guardaroba, rinnovo l' "hi-tech personale", mi iscrivo a corsi di lingue. Ma soprattutto c'è stato e c'è ancora il momento de "Alla ricerca del Lavoro": centinaia di curriculum mandati, via mail, posta, raccomandate, telefonate, siti improponibili, contatti, selezioni, concorsi-che-passano-in-16-su-1000 e chi più ne ha più ne metta... Zero risposte, cresce il nervosismo o più che altro la poca pazienza di aspettare: arrivano i primi colloqui, da quelli più improponibili e assurdi (vedi assicurazione..) a quelli più concreti e interessanti: "Secondo lei dovremo assumerla?" "Certo che no, sono qui a passare il tempo...pirla!". Oppure: "Lei è uno preciso?".. "No, faccio tutto a cazzo!". Poi sono cominciati a intensificarsi i contatti e nascono anche le prime offerte: stage di qua, contrattino di là, "Aspirazioni professionali e economiche?"
E ora? E ora ci si trova davanti alle prime scelte: certo, meglio poter scegliere piuttosto che non poterlo fare ma sono le prime piccole scelte. Direi che ora comincia il bello....